Un’altra settimana è passata … avete fatto i compiti ? Avete studiato ?
Ecco la pillola per questa ..
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E’ da tempo che voglio scrivere un articolo sulla Libera Pluriversità Palermitana. Questo perchè ogni volta che inizia un corso e che spiego alle persone cos’è e cosa rappresenta il luogo che si trovano a condividere per quel paio d’ore, penso sempre di dover essere veloce, per non togliere tempo a ciò che la LPP protegge e incoraggia con tutte le sue forze: l’incontro e lo scambio di conoscenze e interesse tra le persone.
Approfitto quindi dello spazio che mi è concesso con questo articolo per cercare di spiegare bene cosa è la Pluriversità e perchè tutti dovrebbero conoscerla e parlarne agli altri, per aiutarla a crescere e diventare una realtà sempre più solida.
Innanzitutto voglio dirvi che i corsi di quest’anno sono partiti superando ogni nostra aspettativa, i posti disponibili ( in numero limitato ma solo per questioni di spazio) sono andati esauriti nel giro di poche ore e ancora adesso riceviamo un sacco di mail in cui ci chiedono di essere avvisati nel caso si liberasse un posto. Non dico questo per lodarci ( di cosa poi?) ma per dare un quadro generale del fenomeno e capire come si sta evolvendo.
Sicuramente le persone sono attratte da dei corsi completamente gratuiti: la parola GRATIS attira tantissimo accostata a qualunque argomento. La gente cioè è abituata a comprare prodotti col “regalino”, col gadget, che non gli serve mica ( né il gadget né il prodotto a volte), ma è GRATIS, quindi è comunque guadagnato. La gratuità è stata sfruttata dal marketing per creare bisogni indotti e farci spendere inutilmente in cose completamente inutili. Tanto che oggi se qualcosa è gratis, intanto la si afferra al volo, ma non le si attribuisce chissà quale valore.
La Libera Pluriversità vuole scardinare questo vecchio concetto e ridare valore e dignità alla qualità del sapere, delle conoscenze, delle passioni delle persone senza che siano veicolate e sporcate dal denaro. Non è una regola che i soldi stabiliscano o certifichino la qualità di persone e cose. Assistiamo quotidianamente allo spettacolo di gente con titoli pagati fior di soldi ma assolutamente inadeguata a compiere il suo dovere, applicando ciò per cui ha studiato. O non ha studiato bene ( magari l’ha fatto solo per dare esami e avere il titolo), o ha studiato qualcosa che proprio non gli interessava perchè almeno c’era possibilità che servisse a trovare un lavoro, a inserirsi nel mercato. Il risultato di tutto questo è un sentimento di tristezza e inedia diffusa, un bacino immenso di risorse umane privato di vitalità, di gioia, di curiosità. Dall’altro lato ci sono invece professionalità sprecate, che hanno avuto la fortuna di scoprire presto il proprio talento e la propria passione, e hanno avuto il coraggio (o l’imprudenza) di investire in essi, ma che oggi non riescono a trovare una collocazione nel mondo del lavoro, e devono sgomitare e sacrificarsi oltre ogni modo per provare ad esistere professionalmente. Molta di questa gente (come sappiamo non solo dalle recenti statistiche ma perchè molta di questa gente siamo noi stessi o nostri amici e conoscenti), ha rinunciato, non ha la forza di sgomitare, di investire, “perchè tanto non serve”, “sappiamo come vanno le cose” ecc…
Lo spazio e le modalità che la Pluriversità riesce ad offrire permette a tutte queste persone di invertire la rotta di questo circolo vizioso dove si perde e si annienta la commistione di piacere e sapere, permette cioè di attivare un circolo virtuoso, un contagio appassionato e pulito di ciò che le anima. Ecco cosa c’è dietro la gratuità: non un trucco o un venditore di pentole dietro la porta, ma il ripristino della dignità della passione grezza, disinteressata, pura. Il recupero della fiducia e del rapporto con e fra le persone, che si arricchiscono semplicemente ascoltandosi, attraverso un interesse comune. Siamo stati cresciuti affidandoci e costruendo i nostri gusti in base a modelli fittizi, televisivi, merceologici, fuggendo invece dallo sguardo delle persone che ci stanno accanto, dalla ricchezza reale che abbiamo davanti ai nostri occhi. Vederla è difficile, forse proprio perchè disponibile. Ma una volta trovato uno spazio dove è possibile cogliere delle conoscenze con la stessa facilità e con lo stesso piacere con cui si stacca un frutto da un albero, l’epidemia di fiducia e di riappropriazione della propria vitalità è già cominciata.
Ringrazio perciò a nome di tutto il Movimento e del Pluristaff in particolare, tutte le persone che hanno contribuito e che contribuiscono a far vivere questa realtà: chi dona la propria presenza, curiosità, chi dona un euro, la sede, il proprio tempo, la propria fatica, l’attenzione e la cura nel preparare una lezione, una locandina, chi dà una passata di straccio al pavimento, chi riempie il bidone dell’acqua, chi parla in giro della Pluriversità, chi aspetta per farne parte e chi ha voglia di tornare.
Nell’era digitale, nella società della conoscenza, il vero capitale sono le persone, le loro qualità, la loro esperienza, impegno, idee e voglia di condividerle. Questa è la vera rivoluzione.
di Alice Pantaleone
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Tratto da da LPP a questo link.
Se vi piace, se condividete l’idea, fate girare, parlatene cambiare si può (basta volerlo) …