01-07-2012 – 6 Ore di Pianetto by ASD Parco Bike

La mia malsana idea di farla in solitaria mi è passata con la proposta del mio amico Gioacchino. Breve briefing fra tutti i componenti della squadra (noi due 🙂  ) sulla tattica da tenere e via !!! Ovviamente qui la tattica non la posso scrivere per non favorirvi troppo (altrimenti arriverete ultimi anche voi .. eheheheh ).

Parte Gio, due giri per testare il terreno, poi il cambio ed attacco io con tre giri (essendo più lento di comprendonio ho bisogno di più tempo per testare il terreno 🙂 ).

Al secondo giro riesco a rosicchiare qualcosa, ed anche al terzo, ma è ora di cambiare, e via così fino verso 12.30 (siam partiti alle 10.18) . Poi il caldo asfissiante mi convince che il terreno l’ho ‘testato’ abbastanza e che due giri (politici) possono bastare. C’era un rampone che dava su una collinetta completamente scoperta, con fondo erboso secco. Lì il caldo era davvero forte, tanto da mancare il respiro, un paio di volte mi si è acceso il beeper (il mio limitatore di velocità), costringendomi a diminuire il passo.

Passata la parte calda, riprendo con tre giri, ma come temevo è dura ripartire dopo la sosta ed è ogni volta come se iniziassi la gara daccapo. Il secondo cambio pomeridiano si apre all’insegna dei crampi su una gamba … allento, rallento … niente, soffro e cerco di cambiare la pedalata per far lavorare altri muscoli, tendo in discesa, stiro ed alla fine si calma, ma è lì in agguato e nn posso ‘pestare’. Quando penso di aver ripreso il controllo del mio fisico, l’altra gamba invidiosa da il cambio alla prima … dopo un terzo di giro, riprendo il mio ritmo normale. Faccio i miei tre giri e cerco di rifocillarmi, butto la bici, mi levo il casco, guardo le classifiche, cazzeggio un poco con gli amici (quelli che dovrebbero essere i miei avversari và), mi giro ed in zona cambio trovo il mio compagno … azz son già passati 30 min ? Corro a cercare il casco, la bici e scopro che son passati solo 15 min, quindi solo un giro; nn c’è tempo di parlare, parto così come sono (poca acqua nella borraccia e nulla da masticare in caso di emergenza). Alla salita torna la musica di prima (i crampi), prima una gamba e poi anche l’altra, ma stavolta niente da fare; devo scendere dalla bici !

Mi faccio il rampone a piedi, poi mi rimetto su e rallento (ancora purtroppo, perdendo altre posizioni). Ma quando pensavo di riuscire a tenere i crampi lì nel loro antro, ecco che attacca il fianco, evidentemente nn ho ancora digerito quello che avevo ingurgitato nel mio breve periodo di sosta. Farò il primo giro così, i crampi in sottofondo ed il dolore al fianco invece pure. Al secondo giro le gambe si svegliano (i crampi si arrendono alla mia cocciutaggine) ma il fianco è ancora lì, farò metà giro in queste condizioni, poi anche il fianco va via. Ed ora ? Posso fermarmi solo dopo due giri e riprendere di nuovo il calvario al cambio ? NO !

E via per il terzo giro, ora sto cominciando a carburare, anche se è tutto relativo visto che ho già oltre tre ore sulle gambe, ma ancora la 6 ore non è finita, ed allora via anche col quarto giro, aumento il ritmo, e via col quinto, guardo l’ora, mancano una decina di minuti alle 16, calcolo che dovrei essere in area cambio per le 16 circa … la gara si dovrebbe chiudere alle 16.18 circa, quindi c’è tempo per il cambio per far concludere al mio compagno (che aveva iniziato e che si starà interrogando sulla mia sorte e magari imprecando perchè lo lascio lì a poltrire …). Quindi essendo (probabilmente) l’ultimo giro per me aumento ancora il ritmo (per quello che poteva rimanere dopo una giornata a pedalare, in quella che è stata una delle giornate più calde di questo anno, fino ad oggi). Arrivo in area cambio alle 16.00, cerco tutto concitato il mio compagno di squadra, ma nn lo vedo … Gioacchino dove sei ? I miei amici lo cercano, lo chiamano a gran voce, e finalmente arriva tranquillo e pacato .. forza gli dico prendi la bici, tocca a te !

Ma purtroppo mi dice che ha ceduto la bici al figliolo (in una altra sqaudra e in altra formazione) causa rottura cambio, catena e …. quindi cheffare ?

Ritirarmi e chiuderla qui dopo aver dato tutto, oppure continuare stoicamente …. chi mi conosce, sa già la riposta. Riempio la borraccia, bevo, poi bevo ancora, prendo dei sali (si per rinvenire dato che avevo già dato …) e si riparte …

Il mio fisico si ribella, i crampi (che prima erano scomparsi) tornano in sottofondo, allento un poco e via di manico, cercando di non rovinare tutto nelle discese (avevo già da due giri il disco anteriore con un rumore metallico, le mollettine stavano strisciando sul disco … frenandomi (anch’esse) .. 🙂  ) oram,ai piene di buche, scavate dalle bici che saltellavano nelle aspertità …

Concluderò la mia prima 6 ore (avevo fatto nel 2008 la 24h di Porticella) con 3h57min, oltre 48 km percorsi … non so quanti giri, stanco, ma SODDISFATTO, peccato non aver fatto gli ultimi giri per come volevo (come feci a San Martino), ma pazienza va bene anche così. Son contento che la mia DAG ha tenuto perfettamente, nonostante le mie ‘sollecitazioni’ in discesa ed il mio (debole) fisico soggiogato dalla ferma volontà ! So che ne piangerò le conseguenze stasera e domani ma la MTB è anche questo ! (a questo livello).

Le foto (poche) sono nell’altro cell, appena rientra l’operaio le scarico …

Questa voce è stata pubblicata in Bike e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *