10/08/2008 – Eremo S. Felice, attraversando le gole

Escursione completata, mi sto leccando le ferite.
Un ringraziamento particolare (anzi doppio) va a Rinello, primo per aver proposto ed organizzato questa escursione, che ha permesso a me di vedere posti nuovi e fantastici, e secondo per aver animato il Forum in mia assenza.

Bravo Rino, ne avessimo di pù come te !!! Linguaccia

Il tempo oggi è stato giudizievele, regalandoci una giornata ideale per questo tipo di giro; nè troppo caldo, ne troppo freddo da raffreddarci in discesa quando eravamo sudati … (ma perchè c’erano discese ? Animoticon ).

L’escursione è stata poi occasione per conoscere nuovi Biker che condividono la passione, e per divertirci un poco, ridendo anche della mia caduta, niente di rotto (almeno oggi, vedremo domani come spunto).

Le gole che ci ha proposto Rinello, con la collaborazione/supervisione di CrazyBiker, valevano veramente la pena di essere viste. Un peccato perdersele, ma piuttosto che pensare a quelli che nn sono venuti, preferisco celebrare quelli che sono venuti. A bocca aperta  Nell’album in pari data, (come sempre) ci sono le foto dei partecipanti.

Partenza da Misilmeri, attraversamento Monte Porcara poi Casteldaccia ed infine sulla ss113. Ritrovo alla casetta bianca, come da programma, qui trovo il grosso del gruppo e partiamo per prendere un altro paio alla stazione di Altavilla, poi ancora quadrivio, adesso siamo in 13 (compreso io Sarcastico).

Saliamo all’arbulazzu, poi cancello forestale e via di sterrato (finalmente). Attraversamento delle gole (bellissime), laghetto di Randino.

Qui una sorpresa imprevista.

Andando verso l’abbeveratoio (nostra dissetante meta, dopo la corsetta nella polvere), abbiamo trovato un ruscelletto a sbarrarci la strada in tutta la lunghezza della valle.

Purtroppo l’acqua non scorreva e quindi si era formato un pantano largo quasi 2 mt. Alcuni sono scesi verso il lago per cercare un passaggio più stretto o asciutto, altri sono saliti verso il colle, per lo stesso motivo, io gioiosamente ho deciso di affrontare il nemico di faccia (come mia abitudine).

Ho preso la rincorsa e forte della mia dote di ‘camminare sulle acque’ sono partito sparato, il primo metro l’ho fatto, un altro mezzo metro anche, improvvisamente la ruota anteriore è andata giù di botto, come se mi avessero staccato la forcella e mi sono ritrovato catapultato con la faccia verso il fango. I miei riflessi mi hanno salvato, facendomi dare un colpo di reni e saltare (quasi d’un passo) il mezzo metro che rimaneva, evitendo di finire con la faccia nella melma, ed atterrando sul DURO terreno subito dopo.

Daniele dovrebbe avere una mia foto del dopo volo.

Dopo dopo essermi lavato all’abbeveratoio, vedo arrivare tutto infangato un mio ‘emule’, che invece ha fatto la stessa cosa a piedi.
Anche questo è MTB !!!. Linguaccia

Ho dovuto levare calze e scarpe (che avevano appoggiato sul fango) e lavarle all’abbeveratoio, mentre il mio emule si è infilato con l’acqua fino alla pancia.

Salitella (si fa per dire) fino al cancello della forestale e poi giù, fino all’Eremo S. Felice, nsotra meta, dove finalmente trovavo la fontana ristoratrice.

Tempo della foto di rito e via giù per il colle fino alla Strada Statale. Qui ci ciamo salutati e ci siamo divisi, il grosso del gruppo verso Trabia, io Riccardo, PAsquale e Francesco, si sono accollati la mia proposta di costeggiare Monte Cane, partendo da ventimiglia di Sicilia.

Detto fatto, a parte la salitella che dal paese ci ha portati su ai piedi di Monte Cane, ne è valsa proprio la pena, in quanto si pedalava senza troppo caldo. Qualche sterratino ci ha ridato un poco di energia.

Contrada Traversa, tito a piattello, Monte Porcara e casa.

Penso abbiamo fatto oltre 70 Km.

Penso in quanto nella mia gioiosa pedalata mi sono dimenticato di dare lo START al GPS, e quindi sono rimasto senza dati fino a Ventimiglia, quando me ne sono accorto.

Ma quel che conta è essersi divertiti, passando una giornata in compagnia di gente spensierata che per una mattinata non ha avuto altro per la testa che ammirare i panorami (visto quello che si stagliava dall’Eremo) o stare attento alla strada o sfottere la vittima di turno (in genere il primo, con protuberanze osee sulla testa Party).

 

Alla prossima.

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