Il tempo nn prometteva nulla di buono, e le nuvole verso Gulino erano ancora più nere, appena ci siamo mossi ha cominciato a piovigginare, giro di pareri e riconfiguriamo l’escursione verso una zona meno esposta .. si va Montagna Grande e poi si vede.
Luca ci lascia a piano stoppa (giornata no) inizia la salita, poi ancora più ripida, poi di più, fino al ‘muro’ finale, tempo di fare qualche foto (la scUsa per riprendere fiato) e raggiungiamo la sommità.
Da là si staglia il panorama limpido su Palermo e tutto il golfo, da Capo Gallo fino a Capo Zafferano …
Aggiriamo la Montagna, saliamo, poi scendiamo e ci ricolleghiamo alla sterrata primcipale. Da là in basso vedevamo l’obelisco ed il santuario di Gibilrossa (famosa sosta do Giuseppe Garibaldi, prima di prendere Palermo), però la strada finiva ….
Breve consulto e decidiamo di buttarci giù per il ST che si intravede partire dallo sterrato. Parto avanti (facendo finta di essere il più esperto), faccio 2 tornanti e l’ST finisce in mezzo alla montagna, a fianco al recinto della forestale c’è un tratto ripulito tipo tagliafuoco, continuiamo da là, il fondo peggiora, è ripido ed inclinato laterlalmente, le piogge mattutine rendono le pietre scivolose, pietrisco … avanzo ancora un poco, dopodichè decido che il rischio di cadere rovinosamente a valle è troppo grande e scendo dalla bici. Non è cambiato gran che a piedi …
Dopo una decina di metri la pendenza diminuisce e risaliamo a cavallo.
Là è successa una cosa inimmaginabile fino a qualche mese fa, ho visto Angelo scendere in bici un tratto molto tecnico e pericoloso cercando di seguire er Director che oramai scendeva veloce a valle.
Complimenti ad Angelo, ho dovuto pure esortarlo a calmarsi .. si era fatto prendere la mano (oramai ha iniziato il processo di trasformazione) ….
A fondo valle il tagliafuoco finiva lasciandoci in mezzo ai cespugli, che nascondevano pietroni, buche e voragini (e non so cos’altro), una delle quali mi ha inghiottito, scomparendo dalla vista dei miei compagni, scatenando le ricerche e le successive risate …

Guardiamo gli orologi e decidiamo di scendere immediatamente per piano Stoppa, non senza cercare di fare un poco di sterrrato (e fango) … Giù fino a Piano Stoppa, madunnina, sterrato veloce e giro da dietro. Ci fermiamo all’incrocio per il camposanto e dato che ancora non sono sazio, chiedo chi se la sente di proseguire per un’altra oretta: erano le 10:30 e prima delle 11:30 non potevo rientrare a casa
Riccardo e Pino, mi accontentano e riprendiamo il giro al contrario, vanellone su fino Belmonte Mezzagno e poi tutta e solo asfalto fino a Misilmeri per fare pulire le ruote.
In paese dopo esserci salutati, incontro Orazio e Maurizio … (e sono le 11:15).
Ma qualche foto vale più di mille parole …
Sempre nell’album destra in pari data, oppure cliccando qui