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Da subito ci fu qualche sentore, ma preso dal mio spirito bonaccione e goliardico, non ci feci caso. Il tizio in questione, non si calmò, anzi, chiuso nelle sue idee (veramente una sola) provocò più volte il mio intervento. Finchè altri si stancarono, ma non di lui, ma di me ! Il colmo è come quando rimproveri un bambino ed intervengono i nonni, gli zii, i cugini a difenderlo …
Questi formarono un gruppo di ‘pressione’ che piano piano iniziarono a ‘scavare’, cosicchè, mentre ero preso ad organizzare quella escursione, a pianificare percorso, orari, difficoltà, mappe, gps, mentre prendevo accordi a destra e a manca, mentre mi davo da fare a gran lena, per organizzare il Campionato Provinciale MTB (o forse per invidia per ciò), c’era gente che mi scavava piano piano il terreno da sotto i piedi, con un unico obbiettivo (mai apertamente palesato, se non 2 settimane fa).
Finalmente fu rottura, e la relativa riappacificazione, almeno così credevo, invece tutto si svolse a senso unico, nel senso che ero l’unico che si era illuso del fatto che fosse tutto chiarito. Successe così che una ‘mela marcia’ ha cominciato ad infettare le altre, con fatti o discorsi inventati di sana pianta, o storpiati prendendo una base veritiera, un gioco da maestri !
Così mentre la società cresceva, cresceva anche il divario fra i soci del direttivo, o almeno una parte di loro ed ogni occasione era giusta per fare storie e creare dissapori, col solo intento di ‘AMA RUMPIRI’. E più passavo sopra alle cose e più ne venivano create ad hoc, prendendo il mio accomodamento come debolezza (a convenienza), se invece mi opponevo venivo tacciato di autoritarismo. Cantare la famosa canzone "Se lavori, ti tirano le pietre.
Non fai niente e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai capire tu non puoi
se è bene o male quello che tu fai." non è servito a nulla
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Non voglio infierire raccontando altre cose, che altrimenti farebbero scadere questo space a livelli infimi; teniamo alta la discussione. Fu subito chiaro che così non si poteva andare avanti, ed una soluzione fosse necessaria (cosa da tutti condivisa). Solo che ognuno aveva in testa la ‘sua’ soluzione, ovvero il gruppo di prima, con altre balle create ad hoc, aveva allargato le sue fila. Anche io avevo la ‘mia’ soluzione (condivisa peraltro da qualche altro intimo), però preferii lasciare la porta aperta alla speranza di un chiarimento (su cui poco credevo in realtà). Infatti alla riunione ‘chiarificatrice’ questi appena ricevuta la parola si scagliarono apertamente contro la mia persona e non ottenendo le mie dimissioni, si dimisero (accordo preso precedentemente, in barba ai propositi chiarificatori). Il mio invito a proseguire con i restanti soci cadde nel vuoto.
Mi ritrovai così come uno che si sveglia dopo un bel sogno a fare i conti con l’amara realtà. Ho costituito una società sportiva per pedalare in compagnia e spensieratezza, e mi ritrovo ora a discutere a colpi di articolo dello statuto.
Ho contribuito a creare e far crescere un forum per aggregare più biker e per farli comunicare liberamente fra di loro, e mi trovo adesso menomato nella mia capacità espressiva.
Un idiota qualunque può affrermare che io non sono uscito il giorno in cui ho postato delle foto (facendomi passare per bugiardo) ed io che affermo che così non è (difendendomi) vengo censurato la prima e la seconda volta.
Succede così che per umiliare ancora di più questo tizio fastidioso, gli leviamo prima la firma e poi lo BANNIAMO direttamente.
Che offesa può arrecare una firma che dice "UN GIORNO QUALCUNO MI CHIEDERA’ SCUSA PER TUTTO QUESTO" ? Quali attacchi e a chi li fa ? Quali persone sono minacciate per richiedere un provvedimento così drastico quele togliere l’identità ad un UTENTE ?
Il colmo di tutto questo è che chi censura, fa , amministra, è proprio uno di quelli che si era dimesso !!!
Ma come si fa ? Se io mi dimetto e nn voglio più saperne, consegno tutto e me ne vado …. non è che rimango e continuo a fare guerra.
In questo contesto, trovandomi in un vicolo cieco, impossibilitato a comunicare con i tesserati attraverso il forum, ferito, offeso e vilipeso da chi ha direttamente agito e da chi HA LASCIATO AGIRE STANDO A GUARDARE, dico basta. Le mie dimissionei da Presidente diventano un’obbligo prima morale o poi opportunistico, basta servire gli altri, visto come gli ‘altri’ mi hanno trattato.
Adesso inizia l’opera di purificazione DOLOROSA ma necessaria per riportare i giusti equilibri e sopratutto nei canoni civili una situazione che è paradossale : LA VITTIMA VIENE RAFFIGURATA COME CARNEFICE.
UN GIORNO QUALCUNO MI CHIEDERA’ SCUSA PER TUTTO QUESTO.
Porcaccia la Miseria…….mi dispiace tantissimo……..
Caro Daniele, non sai quanto a me … e ci ho pensato su tantissimo prima di dimettermi, perchè sapevo che nn c’erano alternative (cosa adesso stanno ammettendo). Se a una cosa nn va, cerco di modificarla, o se la devo distruggere, propongo un’alternativa. Qui invece l’obbiettivo era "AMU A RUMPIRI", senza che ci fosse un’alternativa valida, infatti ora sono allo sbando e vanno cercando alleanze ‘strane’ tipo … il presidente lo fa tizio, però tu continui a ‘collaborare’ dall’esterno … quanta ca..ca !!!
Buona domenica!
Oggi bellissima giornata di sole!
festeggi il due novembre?Hai fatto o ricevuto il "cesto"
Bacini
Il mitico trio
Ragazze, quanto tempo che nn ci sentiamo … devo ancora veire a trovarvi, rinvio sempre, ma il tempo manca .. oa ne avrò molto di più .. a presto.